Guarda le foto di questa relazione nell'album val setus e vallon pissadù
mercoledì nevicata inaspettata sulle alpi orientali, persino piancavallo per 24h regala un paesaggio natalizio. venerdì stò lavorando quando penso che il Sella potrebbe regalare ancora grosse emozioni. dopo 10 minuti arriva l'sms di Mario "domani val setus?"
considerato che quest'anno l'ho bramata da tempo, non ci ho messo più di due secondi a rispondergli "a che ora mi passi a prendere?"
oggi: sveglia alle 3.30, Mario passa alle 4.00. Alle 6.40 siamo al parcheggio della "tridentina" con altre due macchine già parcheggiate e due coppie che stanno salendo. Un'altra arriva mentre ci stiamo preparando.
inziamo la salita, un po' intimoriti dal luogo. sia per me che per mario è la prima setus e le relazioni insomma le conosciamo. fà già caldo ma subito si capisce che qui è il luogo ideale per la neve. l'ombra delle grandi pareti la protegge ed il manto duro porta bene.
più si sale e più la pendenza aumenta, le pareti si stringono e le inversioni si fanno più frequenti. lungo il canale troviamo parecchi grumi che metteno un po' in crisi la mia ancora acerba tecnica nelle inversioni con la split. nell'ultimo imbuto provo a staccare le assi per salire sulla massima pendenza con i soli scarponi. cagata abissale, sfondo fino alla coscia faccio una fatica bestia nonchè sul ghiaccio vicino alle pareti un equilibrio non proprio stabile mi fà stringere la dietro. appena esco dall'imbuto mi rimetto tutto e la salita procede meglio.
finisco la setus e Mario (gran sciatore) è sù che fa la muffa e ci dà dentro con le fotografie (altrimenti fosse per me nemmeno stavolta avrei avuto qualcosa da mostrare). i bastioni di fronte a noi sono bellissimi e imponenti. a quel punto Mario mi dice "bhè ma io volevo fare anche il vallon del pissadù".... sorpresa... bevo un pò e ripartiamo.
scendo fino al rifugio e poi risalgo il vallone, merita assolutamente l'ambiente è fantastico e per ora ci siamo solo noi ed una lepre bianca verso la sella.
quando sono le 9.30 siamo sull'ultima terrazza prima della sella del pissadù, mancheranno ancora 20 minuti, veramente poco ma la neve incomincia a mollare troppo e dalle pareti si sentono le scariche dei sassi. cambio set-up salita discesa e in un attimo siamo al rifugio, l'ultima risalita prima della setus. probabilmente per molti di voi sarà una comune discesa ma a me emoziona e parecchio. l'ho inseguita per tanto tempo (la prima volta circa 2 anni fa), provata e rimbalzato ed ora manca così poco. i dubbi sono leciti: e se non ce la faccio? e se la spreco e scendo male? e se mi cago adosso?
poi arriva il primo cono d'ingresso, scelgo di andare nella parte più alta e soleggiata per partire, la zona è vergine e la discesa acquista qualche metro in più, valuto il fondo che seppur scaldato mi sembra sicuro. tre respiri e mi butto.
la sensazione è subito magnifica, la tavola reagisce bene e le gambe non risentono della risalita ed attutiscono i cambi della neve. appena arriva l'ombra i grumi ed i segni aumentano ma la voglia di surfare è tanta e così continuo curvare ,una dopo l'altra e tutto va bene. man mano che scendo l'animo si alleggerisce e l'esperienza si arrichisce.
il canale termina e la sensazione è unica. ora manca un'altro bel tratto ma nulla a che vedere con quello appena passato. gioia immensa e felicità (vedi la mia foto).
proseguiamo verso valle e stacchiamo forse un po' troppo presto ma il rischio di grattare era assai elevato, un signore local ci dice che si può proseguire ed effettivamente una lingua di neve porta quasi fino alla macchina.
alle 11.30 chiudiamo le porte e ci dirigiamo ad una gran birra ed un piatto di polpette in onore di questa splendida valle che oggi ha voluto ospitarci ed accoglierci nel migliore dei modi.
nicola
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