Guarda le foto di questa relazione nell'album Magor 2471m 10 Aprile 2010
Col Nudo, ma in Clautano si dice "Magor", è la montagna che vedo tutte le mattine da casa, verso Claut dà il meglio di sè con una gigantesca parete rocciosa che va dritta nel "Ciadin de Magor". Dal versante dell' Alpago è molto dolce, i pendii abbastanza sostenuti ma il tutto molto sciabile, è questo il versante che abbiamo salito sabato 10 Aprile 2010. Da dove abbiamo lasciato l' auto si cammina circa 1/2 ora, praticamente si risale il sentiero estivo fino al limitare del bosco, qui si calzano gli sci, siamo partiti tardi erano circa le 08:00.
Risalendo i vasti pendii il paesaggio cambia, diventa molto spazioso, c'è ancora tanta neve, diamo un occhio al pendio sommitale, è già affollato di scialpinisti, siamo quasi gli ultimi. Comunque il passo è sostenuto, i compagni hanno fisico, in breve siamo sotto all' ultimo pendio, i gradi aumentano ed è doverosa un po' più di attenzione, arriviamo a quello che chiamano: Solarium, una grande roccia dove di solito si tolgono gli sci. Così facciamo, mettiamo gli sci nello zaino e risaliamo in corto canale che ci porta sulla cresta. Da qui alla cima il tratto è breve ma cambia tutto, grandi cornici di neve ornano tutta la cresta del Col Nudo, il panorama diventa a 360 gradi, sembra di essere in occidentali. In breve siamo in vetta, aspettiamo tutti, togliamo le pelli, chiudiamo gli scarponi e ci prepariamo per la discesa, siamo un po' impazienti per il fatto che è tardi. Calziamo gli sci, alcuni di noi, insieme al grande Maurizio Venzo, decidono di scendere direttamente da uno dei canali che parte dalla cima, la neve qui è molto dura, quasi gelata, il canale merita tantissima attenzione, qui non si può cadere, con alcune saltate ci abbassiamo e la parte bassa ci regala qualche bella curva. Ricongiunti alla fine del canale con gli altri, scendiamo in ordine sparso lungo i grandi pendii, riusciamo ancora a fare qualche bella curva prima che la neve si trasformi in polenta. Al limitare del bosco affondiamo con gli sci 30 cm nel manto nevoso, le curve diventano sempre più insopportabili, fortuna che è ora di riprendere il sentiero. La salita al Col Nudo è sempre emozionante, peccato per la neve trovata in discesa, molto, molto morbida, da dire che siamo partiti troppo tardi.
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