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Una mappa mondiale degli incidenti in valanga

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Le attività turistiche invernali degli ultimi decenni in ambito montano, hanno portato ad un sensibile aumento del numero di escursionisti che affrontano sentieri innevati o terreni soggetti a rischio valanga. Tale incremento, spesso, però, non è commisurato ad un'altrettanta preparazione nella valutazione delle condizioni nivo-meteorologiche e dei terreni da affrontare, qualità che costituiscono il passo primario verso una gita in sicurezza.

Nonostante l'esposizione a tali rischi sia una variabile dipendente da numerosi fattori, tra cui alcuni impredicibili, spesso la mancanza d'esperienza necessaria, abbinata ad una scarsa considerazione dei bollettini sul rischio valanga, rende le gite su terreno nevoso situazioni potenzialmente soggette a fenomeni valanghivi. Inoltre la non prevedibilità di alcuni aspetti legati alla stratificazione del terreno fa si che anche nelle situazioni in cui si tengono tutti i comportamenti più idonei, nonostante il rischio possa essere ad un livello considerevolmente basso della scala del pericolo (MOLTO FORTE, FORTE, MARCATO, MODERATO, DEBOLE), il distacco di una valanga è un fenomeno che può comunque capitare. Soprattutto perché può sussistere una certa discrepanza tra situazioni locali ed aree di interesse di un bollettino valanghe. 

Allo stato dell'arte i professionisti del soccorso dimostrano come l'intervento, attraverso le procedure di autosoccorso, delle persone non coinvolte o comunque non sepolte dalla valanga risulta decisivo nel tentativo di salvare vite umane. Naturalmente ciò è possibile se e solo se si ha a disposizione l'equipaggiamento necessario a metterle in pratica: ARTVA, Pala e Sonda. Ma non solo. La conoscenza delle procedure e la formazione su come va affrontato un autosoccorso in valanga è l'unica speranza di avere successo. Ricordiamo che annualmente vengono organizzati diversi corsi tra cui quello del CAI-SVI.

Gli incidenti, per i quali viene richiesto l'intervento del soccorso organizzato, oltre che giungere all'attenzione delle cronache subiscono un trattamento informativo rispettoso di normative e procedure operative di riferimento. Il quadro informativo risultante è collezionato a fini di informazione, prevenzione e previsione da AINEVA, l'Associazione Interregionale Neve e Valanghe che coordina gli enti delle Regioni dell'arco alpino e le Province autonome a cui si aggiunge la Regione Marche. L'AINEVA assume, inoltre, il coordinamento con i Servizi Valanghe europei (EAWS) per l'armonizzazione di standard e procedure di raccolta dati.

In questo quadro di insieme si inserisce l'iniziativa Geoavalanche, un progetto nato dalla collaborazione di alcuni professionisti del mondo ICT, appassionati di montagna, e delle nuove forme di democratizzazione sostenibile del Web 2.0. Il progetto ha lo scopo di supportare la sicurezza in montagna attraverso lo sviluppo di strumenti che consentano una migliore informazione e condivisione dei dati su Internet. Le mappe costituiscono un modo nuovo di evidenziare fenomeni e visualizzare risultati in maniera facilmente comprensibile. L'idea di mappare gli incidenti, provocati dal distacco di una valanga, costituisce un modo sia di aumentare la consapevolezza degli escursionisti che affrontano le gite sia quella di realizzare una banca dati mondiale che possa essere utile ai portatori di interesse per catalogare tutti quegli incidenti non fatali che spesso rimangono oscuri.

Il mapping partecipativo è uno strumento innovativo della neogeografia che sfrutta le tecniche del social networking per creare applicazioni tali da mettere in evidenza un fenomeno nazionale o internazionale attraverso il contributo dei cittadini. Geoavalanche ha messo a disposizione la proprio applicazione all'indirizzo http://incident.geoavalanche.org dove è possibile visualizzare tutte le segnalazioni di incidenti accaduti dal lancio della piattaforma. Le segnalazioni possono avvenire attraverso l'inserimento di una serie di campi che costituiscono il quadro di informazioni minimali a descrivere, in modo esaustivo, un incidente in valanga. Una segnalazione può avvenire in modo totalmente anonimo o essere corredata dalle informazioni di contatto necessarie ad una eventuale verifica da parte degli amministratori. La posizione su dove è avvenuto l'incidente è uno dei suoi elementi chiave e può essere fornita in maniera puntuale attraverso l'inserimento delle coordinate geografiche o essere approssimata dalla ricerca di un luogo, tipicamente della montagna dove si è verificato il fatto.

Si è scelto di richiedere un quadro informativo piuttosto tecnico delle segnalazioni in quanto gli usi finali hanno presunzione di costituire una robusta base di conoscenza del fenomeno e a tal proposito gli incidenti sono suddivisi in categorie corrispondenti ai livelli della scala di pericolo valanga utilizzati nei bollettini. Tra le informazioni obbligatorie richieste abbiamo:

  • Una descrizione di massima dell'accaduto
  • La categoria di appartenenza (PERICOLO MOLTO FORTE, FORTE, MARCATO, MODERATO, DEBOLE)
  • L'attività che si stava svolgendo (Scialpinismo, Ciaspole, Sci fuoripista, etc)
  • La montagna dove è avvenuto il fatto
  • L'esposizione
  • Il numero di sepolti, feriti e morti

Inoltre in modo opzionale è possibile inserire altre informazioni che riguardano la pendenza, l'equipaggiamento di sicurezza, la causa del distacco e il percorso seguito dal fronte oltre che la possibilità di collegamenti a notizie e l'upload di eventuali immagini. Gli amministratori potranno, una volta ricevuta la segnalazione, modificarla inserendo un quadro tecnicamente più completo attraverso campi aggiuntivi.

Una segnalazione inviata non viene immediatamente pubblicata e resa disponibile. Questo perché la notizia va verificata e resa affidabile prima di proporla al pubblico. In ogni caso tutte le segnalazioni hanno la possibilità di essere commentate e ammesse al giudizio di credibilità dei lettori. Una funzionalità avanzata riguarda anche la possibilità di sottoscrizione al servizio che invia una email di avviso su un nuovo incidente, accaduto in una certa area di interesse. 

Esistono anche modalità più sbrigative di inviare una segnalazione: la si può inviare attraverso una e-mail in cui si descrive l'accaduto oppure utilizzando nuovi media come Twitter attraverso l'uso di una speciale parola chiave (#geoavalanche, #avalreport, #avalevent) inserita nel corpo del post.

Tutto il lavoro ha uno scopo del tutto educativo, utilizza software Open Source e si è deciso di rendere i dati collezionati da Geoavalanche completamente a disposizione dei cittadini adottando la licenza Creative Commons CC-BY-3.0 che ne permette il libero riuso e l'eventuale modifica su applicazioni di terze parti, attraverso interfacce di accesso ai dati open. 

Speriamo di aver fatto cosa gradita a tutti gli appassionati di montagna e particolarmente a coloro che prestano cautela e attenzione alla sicurezza delle gite su terreno innevato. Attendiamo numerosi i vostri feedback nella speranza di vedere meno segnalazioni possibili.

The Geoavalanche team

 



Tags: valanghe  

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