Guarda le foto di questa relazione nell'album Tofana di Rozes 01-05-2011
Maggio 2011
Era un po' di tempo che pensavo alla Tofana di Rozes da fare con gli sci, la pulce nell'orecchio me l'aveva messa Flavio, una salita impegnativa per me al secondo anno di scialpinismo, da non sottovalutare,
poi volevo aspettare che la strada sino al Rifugio Dibona fosse libera dalla neve, per risparmiare un po' di dislivello e non arrivare in cima cotto, così per domenica 1 maggio le condizioni sembrano essere ideali e decidiamo di andare.
Appuntamento alle 4.15 al negozio di Roveredo con Flavio, a Longarone troviamo Renzo che ci aspetta e da li si prosegue per Cortina dove questa volta troviamo un bar aperto!! Si prosegue poi in auto sino al Rifugio Dibona, la strada è bella pulita, anzi le prime lingue di neve sono un bel po' più in alto.
Sci in spalla risaliamo il Vallon de la Tofana, incontriamo un gruppetto di camosci, e dopo circa 200m di salita possiamo finalmente mettere gli sci. Piccolo strappetto prima dell'ex rifugio Cantore dove possiamo ammirare la Tofana sino alla croce di vetta, e sorpesa troviamo un bello strato di 15cm di neve fresca. La via di salita vista da qui è abbastanza semplice, bisogna risalire il pendio sino alle tre dita e da li in poi risalire sulla spalla sino in vetta.
Così si riparte, passiamo sotto alla punta Marietta ed iniziamo un lungo traverso intervallato da alcune inversioni cercando di evitare qualche tratto un po' esposto. All'arrivo alle tre dita c'è un bel strappetto che supero non senza qualche difficoltà. Renzo è già avanti di qualche metro, sul tratto finale e più impegnativo, dove l'esposizione si fa sentire. Qui troviamo uno strato di neve fresca appoggiata al fondo ghiacciato, per cui sci in spalla e si prosegue con i ramponi che consentono una progressione più sicura. Sul tratto finale troviamo delle roccette scoperte, che danno un po' di fastidio con i ramponi, siamo poco sotto alla cima.
In cima il panorama è stupendo, ero stato qui un'altra volta qui in estate e non avevo visto niente, ma questa volta è diverrso...
Per la discesa mettiamo subito gli sci, seguiamo la crestina che porta in vetta in modo da evitare le roccette, sul ripido Renzo scende con delle curve saltate, mentre io preferisco derapare (altrimenti come me lo guadagno il nickname?). Alle Tre Dita ritroviamo Flavio che purtroppo si è fermato a causa di un crampo. Da qui in poi la discesa si fa più facile, e le condizioni sono fantastiche, non è passato nessuno e così ci troviamo dei bellissimi pendii da disegnare. (Vedi video) Dal rifugio Cantore in poi splendido firn fino alla fine della neve…
Che dire... una di quelle giornate dove la Montagna decide di concedersi nel modo migliore, da riassaporare con gusto, sopratutto per i caldi mesi a venire.
Alla prox By Omar
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