Montagna.es

Sono Danilo Callegari, nato il 21 febbraio del 1983 a Bannia, piccolo paesino del Friuli, in provincia di Pordenone.

 Oltre all’alpinismo pratico anche il paracadutismo, sport imparato ed affinato nei reparti speciali dell’Esercito del quale ho fatto parte per tre anni. Nei paracadutisti, ho avuto anche la possibilità di vivere e quindi vedere la cruda e triste realtà della guerra, ho passato oltre cinque mesi nel deserto iracheno. Questa esperienza mi ha fatto crescere sotto molti aspetti, ho imparato a vivere la vita in un’altra maniera, a vederla con occhi diversi. Questo mi sta inoltre permettendo di affrontare le mie avventure sportive in modo molto più razionale.

Amando la Natura non può di certo mancarmi la passione per il mare; ritengo abbia un fascino tutto suo. Mi sono immerso sott’acqua in diversi mari ma gli oceani sono la mia più forte attrattiva mentale. Penso spesso alla bellezza di ritrovarmi con una canoa o una barca a vela nel mezzo di un oceano. Già da giovanissimo ho scoperto la passione per gli sport estremi e in particolar modo per la montagna vera e unica “palestra”. Amo la natura in tutte le sue forme in particolar modo quelle più dure ed estreme dove un essere umano riesce solo a fatica a sopravvivere, ma una volta “adattato”, ne diventa parte integrante.

All'età di 14 anni ho raggiunto, in bicicletta,  la cima più alta della mia regione, a 16 anni ho camminato in solitaria per 180 chilometri, lungo il Tagliamento, fiume  più  lungo del Friuli, Venezia-Giulia, dalla sorgente alla foce. Dopo altri due anni di preparazione ho ripetuto la mia esperienza attraversando per 410 chilometri l'Adige, il secondo fiume più lungo d’Italia. Nello stesso anno sono riuscito nell'impresa di raggiungere la seconda cima più alta d'Europa, la punta Dufour a quota 4.637 metri.

Nel 2008 sono partito per un'avventura in bicicletta percorrendo, in solitaria, l'intero perimetro dell'Islanda per un totale di 3000 chilometri in una delle terre più aspre ed inospitali del pianeta. L'impresa, durata 35 giorni, si è rivelata molto dura a causa di forti venti, freddo pungente, strade  impraticabili, piogge incessanti e il continuo rapporto con la solitudine.

Nel 2009 mi sono cimentato in un altra attraversata in bicicletta, in Himalaya tra le terre del Ladakh e del Kashmir…. per un totale di 1300 chilometri sopra la quota di 4500 metri. Ho superato i valichi più alti della Terra, toccando la quota massima di 5328 metri, secondo passo più alto del Globo, in totale solitaria. Un impresa durata 40 giorni che oltre ad aver messo alla prova i miei limiti fisici, mi ha dato la possibilità di conoscere popoli diversi con culture lontane dal nostro mondo occidentale.

In definitiva adoro misurarmi con me stesso in condizioni psico-fisiche difficili, scoprendo luoghi incontaminati dove la Natura fa da padrona e la vita, per noi esseri umani, resa quasi impossibile.

Danilo Callegari