Guarda le foto di questa relazione nell'album jof miezegnot
Ad est si sà non ci sono condizioni però di starmene a casa non avevo voglia. Non ho giorni a disposizione per andare vicino al confine dove sembra che le neve cada solo lì.
Su thetop.it leggo una relazione di una salita nelle alpi giulie che mi sembra adatta ad una giornata in solitaria con una nevicata recente dopo mesi di penuria.
Guardo la carta e mi convinco che non sarà l'uscita del secolo però l'ambiente delle giulie è uno dei miei preferiti ed il fatto di essere da solo mi deve far stare tranquillo.
Per la relazione rimando al link: http://www.thetop.it/index.php?page=view_abs&n_abs=15594&visto=yes
Si può trovare anche nel libro di Candolini, gruppo del montasio.
Punti positivi: ambiente fantastico, severo e magnifico (come si può vedere dalle foto); gita sicura anche con grado 4; itinerario poco battuto.
Punti negativi: discesa pressochè inesistente; bosco fittissimo e sciabile solo con almeno 1mt di precipitazioni; nonostante possa sembrare una gita breve lo sviluppo è di gran lunga più importante del dislivello; parecchi su e giù che costringono al ritorno a sgancio degli attrezzi.
Mie considerazioni: sono felice di aver fatto questa uscita, come si può capire dalla foto del mio faccione mi sono fermato all'anticima in quanto le condizioni per una salita proprio non c'erano. La val saisera è fantastica ed impone sempre una reverenza importante anche in uscite abbastanza elementari come questa.
Premesso tutto ciò quest'anno inzio a collezionare un po' troppe uscite da masochisti. Indubbiamente le scarse condizioni di innevamento hanno inciso molto sull'itinerario. Però il fatto che si svolga per il 90% all'interno del bosco è un elemento da considerare. La prima parte fino al rifugio Grego è un bosco anche abbastanza aperto ma l'ho trovato con 2cm di neve sufficienti solo per montare le pelli in salita (in discesa la tavola è finita sulla schiena).
L'altro bosco fino al bivacco degli alpini a quota 1890mt è fittissimo e la salita si svolge lungo il sentiero estivo che diventa presto un binario largo poco più di 40cm. Certo se ci fosse 1mt di neve si potrebbe scendere lungo il rio che porta dalla cresta finale fino alla casera Somdopgna, ma considerate le condizioni attuali da scordarselo. Quindi anche per questa parte in salita, seppur con qualche inconveniente sui gradini più evidenti, cmq si riesce a salire. In discesa per più di metà sentiero ho tenuto la tavola ai piedi ma specifico che pur andando piano bisogna controllare bene l'attrezzo, non c'è possibilità di intraversare la tavola per frenare e quindi vanno utilizzati solo i bordi spesso scoscesi e pieni di pietre e radici. Il rischio dovuto ad un cattivo controllo è volare giù per ripidi pendio in mezzo ad alberi, rovi e senza neve.
Una volta usciti dal bosco l'amara sorpresa: in alto di neve non c'è n'è, il vento ha spazzato tutto. E diciamoci la verità anche se ce ne fosse stata non mi sembra poi una gran sciata. Con più neve di sicuro si potrebbe scendere nel canalino proprio sotto alla cima ma ciò poi costringerebbe ad una diagonale tirata per riguadagnare la cresta vicino al bivacco, e non oso pensare cosa succederebbe su quei pendi con parecchia neve se tagliati in maniera così netta. Un canale carino è quello che dall'anticima porta direttamente al bivacco (circa 150mt) e direi che è finita qua. Poi appunto il bosco fino alla sella sodopgna, poi togli tutto risali al grego e poi discesa nel bosco fino alla macchina (che ho fatto a piedi).
Direi che alla fine sono contento di averla fatta, ma quasi di sicuro non la rifarò.
Sperando che qualche fiocco venga anche dalle nostre parti, la prossima volta proverò sella nabois, forse lì una sciatina ancora si riuscirà a fare.
saluti, nicola
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