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set 05

Ferrata Cassiopea alla Torre Comici

nicos Inviato da: nicos in Il blog degli utenti | Commenti (0)
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Guarda le foto di questa relazione nell'album Ferrata Cassiopea alla Torre Comici in Val Cimoliana

CENNI

 La Ferrata Cassiopea  è considerata da tutte le guide, come una delle più belle ed impegnative delle Dolomiti, posso tranquillamente confermare il giudizio, è anche doveroso aggiungere che purtroppo è anche l’ unica dell’ intera Valcellina.

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apr 15

Monte La Banca (toppato) - 13/04/2013

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Guarda le foto di questa relazione nell'album Monte La Banca







13/04/2013 - il traverso
Ogni tanto capita, si sbatte il muso e ci si calma.
Questo è quanto mi è successo sabato scorso. Io e Mario ci svegliamo presto (alle 4 partenza da PN) il giro preventivato è bello tosto: passo san pellegrino, cima del monte La Banca, discesa in val ombrettola, risalita alla forcella del bacchet, discesa a sud verso le furciade e rientro alla macchina.
Tutto bellissimo, anche le relazioni (Sani e Alpi Venete) che segnalavano qualche dubbio in merito al traverso per cambiare valle e portarsi sotto la cima sull'altro versante. I problemi poi sono in loco: in valle tutto bene, ma quando inziamo a salire tutti i pendii a sud sono svalangati con fondo molto duro e scivoloso e sopra pochi millimetri di polvere riportata dal vento (per lo più pallottolare).
Il traverso lo vediamo da lontano e ci diciamo tra noi che probabilmente da vicino ci sarà un passaggio. Saliamo 900mt fino ad arrivare al dunque ma di passaggi nemmeno l'ombra. La neve, parecchia rispetto alle foto delle relazioni, ha coperto interamente la cengia e così mestamente prendiamo un bellissimo canale a 45° e ci portiamo nel fondo valle.
Nel frattempo 3 ragazzi stanno salendo nel canale affianco (che nelle relazioni era portata come variante), così decidiamo di ripellare ed andare a vedere quest'altro canale. Quando arriviamo là sotto vediamo che l'uscita è bella in piedi e così se vogliamo arrivare in vetta poi è un po' antipatico doverlo ridiscendere disarrampicando. A quel punto dovremmo completare il giro ed orami avendo salito precedentemente l'altro itinerario è troppo tardi.
Cambiamo setting e via in discesa fino alla macchina. Alla fine la giornata è stata bella, i due canali erano molto carini, ed i metri di dislivello (di cui parecchi fatti con ramponi e picca) si sono fatti sentire, però rimane l'amaro in bocca e la guancia rossa con il segno dello schiaffone dato dalla montagna.
Non sò se la stagione permetterà una ripetizione, cmq sia arriverci a presto.
saluti
nicola

mar 19

Forcella del Cason - 2.228mt - Passo della Mauria

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Guarda le foto di questa relazione nell'album forcella del Cason







16/03/2013 - Forcella del Cason
Zona: Friuli, Carnia, poco dopo Forni di Sopra verso Passo della Mauria
Luogo di partenza: dopo l'abitato di Chiandarens, nel parcheggio vicino all'anello da fondo
Quota di partenza: 966mt
Dislivello: 1.262mt
Esposizione: Est, Nord Difficoltà: BS
Fattibilità in snowboard [1-5]: 5 (3 la strada forestale se ghiacciata)
Fattibilità in splitboard [1-5]: 5 (3 la strada forestale se ghiacciata)
Materiale alpinistico necessario: ramponi, picca e casco (in caso di fondo duro nel canale)
Cartina: Tabacco, foglio 02
Descrizione itinerario: Alternativa d'eccelenza e senza dubbio più interessante alla più famosa forcella dei Pecoli. Le montagne sono quelle dei Monfalconi e degli Spalti di Toro che non hanno nulla da invidiare alla dolomiti più famose. Ambienti sempre bellissimi con viste spettacolari sulle cime vicine e lontane, stranamente non così respigenti come solitamente accade in questa zona.
Salita: dal parcheggio si segue in lieve discesa la pista da fondo, arrivati al ponte sul tagliamento si attraversa sempre in direzione del rifugio Giaf. superare un secondo ponte sul fiume e rimanere sulla strada forestale anche dopo aver incrociato il bivio con il sentiero estivo (disagevole) per il rifugio. Dopo essere usciti dal bosco, senza raggiungere il rifugio, prendere uno dei dolci canali di salita che portano verso i risalti rocciosi, a sx si trova forcella dei Pecoli mentre a dx è riconocibile quella del Cason. Risalire tutti i pendi verso l'accesso della forcella preferendo una traccia alta al di sopra del masso centrale. Con numerose svolte raggiungere l'apice del canale. Volendo con un'altra mezz'ora si può raggiungere la Forcella da las Busas e scendere per altro canale verso il rifugio.
Discesa: Lungo l'itinerario di risalita
Attenzione a: il grande catino prima del canale si riempie con facilità di accumuli da vento con creazione di lastroni. stare all'occhio dai versanti sx verso forcella Urtiesel in quanto percorsi da grandi valanghe.
Bibliografia e riferimenti utili: Scialpinismo in Carnia, 2009, Edizioni Inmont (a mio parere il più bel libro di sempre dal punto di vista editoriale per itinerari di montagna e scialpinismo, non può mancare nella biblioteca dell'appassionato).

Quota neve: dalla partenza
Meteo: Splendido, meglio sarebbe stato impossibile
Tempo impiegato: 3h e 1/2
Condizioni itinerario: Dalla partenza alla stradina cemento armato da rischio vita in discesa (non scherzo), sopra il bosco molto varia da crosta a farina risportata a spelata dal vento, nel canale bella fondo duro con sopra dai 10 ai 20cm di neve nuova non morbidissima ma bella.
Commenti: che bella giornata e che bella uscita. Mario compagno ottimale, ci si intende a meraviglia. Partiamo per fare forcella dei Pecoli ma appena vediamo quella del Cason è bastato un secondo per cambiare idea. Abbiamo tracciato fino a metà canale, poi un paio di arzillissimi skialp ci hanno superato continuando poi per la deviazione verso forcella de las busas. Anche per questo motivo abbiamo scelto invece di scendere per il canale di salita godendoci la prima traccia. Dalla forcella il panorama è unico, uno spettacolo, non riesco nemmeno a trovare le parole per descrivere il paradiso di queste vallate. Che dire... andateci.

saluti
nicola

feb 02

25/01/2013 - SELLA - val fontane e col anton

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Guarda le foto di questa relazione nell'album val fontane






Io e Renzo, direzione il Sella.
Va bene freeride ma con una certa etica.
Così decidiamo, o meglio impongo, un'itinerario che da tempo volevo fare. la direttissima de la val fontane. "Facciamo quella e poi dopo facciamo tutto il freeride che vuoi" così ho convinto Renzo.
La Val Fontane è poprio un gioiello. Usciti dalla funivia del Sass Pordoi si arriva all'omomina forcella e si prosegue con un traverso in direzione del Rifugio Boè, appena arrivati in prossimità della cresta del Boè si calzano i ramponi e la si percorre fino alla cima.
La discesa parte dalla cima prima sul versante nord per un ampio pendio e poi si infila in un magnifico canale che parte bello irto (sui 45° credo) ma mai troppo stretto e poi prosegue lievemente meno pendente ma in mezzo a due bastionate rocciose altissime. In usciti si devia a destra per imboccare un susseguirsi di ude vallette divertenti che porteranno ad una stradina che conduce alla seggiovia del ponte vauz (verso arabba) che riporta sul passo Pordoi.
Il giro è splendido e poi oltretutto averlo fatto in prima traccia, da soli nel canale (in salita avevamo superato un gruppetto) con una neve perfetta ...non ha prezzo.
La giornata forse poteva anche terminare lì, ma avendo fatto il giornaliero ci siamo concessi un secondo giro. Ormai i canali joel e sass de forcia erano stati massacrati e così ci siamo diretti verso il canale col alton, interessante variante per entrare in val lasties.
Il canale è proprio bello, peccato che i molti passaggi l'avevano ormai un po' distrutto. In uscita fà sbalordire un immensa casacata di ghiaccio. Poi il rientro avviene per la val lasties, magnifica per il paesaggio, ma sciisticamente parlando indubbiamente meno interessante dei precedenti intinerari, oltretutto l'ultimo pezzo tra mughi, pini e mille tracce era molto da brontolii.
Rientramo al passo facendo un pezzo del sella ronda e l'impatto con il mondo degli impianti, ed i loro fruitori, mi spaventa sempre.
Un ultimo saluto alla signora maria al suo caffè, alla torta e alla porzione e mezza di tiramisù di renzo e poi a casa. Gran bella giornata.
Ora Renzo aspetto le tue foto....



saluti
nicola

gen 15

12/01/2013 - stage ARTVA InMont a Sella Nevea

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Sono partito presto dal piazzale di sella nevea per unire l'utile al dilettevole.
Risalita la pista e sgambata fino a Sella Billa Pec (neve pessima ma va bhè si sapeva) e poi in attesa al Rifugio Gilberti per la giornata ARTVA gratuita organizzata da Inmont.
Alle 9.20 (dieci minuti in anticipo) arrivano Massimo Candolini e Gianni Dorigo, entrambe guide alpine esperte, attendiamo i partecipanti al corso che pian piano arrivano in rifugio.
Prima parte di spiegazioni generali con distesa sul tavolo di una decina di arva di tutti marchi (ed epoche) diversi.
La teoria prosegue anche con la suddivisione delle fasi di ricerca dopo l'evento valanghivo.
Poi tutti fuori per le prove pratiche. Ci mettiamo nella conca sotto la discesa di Sella Ursic, un freddo dell'accidente (-17°) ed un gruppo abbastanza numeroso non facilita la circolazione sanguinia.
Massimo e Gianni simulano per due volte la ricerca del disperso mettendo in pratica quanto spiegato in rifugio, poi toccherà a noi.
Prima prova: ricerca uno alla volta di un arva all'interno di una piccola borsa, con tutte le varie fasi: primaria, secondaria, di precisione, sondaggio e deseppellimento.
Seconda prova: sempre uno alla volta a tempo, per praticità viene esclusa la fase del seppellimento che viene controllata da Massimo tramite una sonda con arva incorporato (bellissima).
Terza prova: solo con l'utilizzo della sonda indovinare e delimitare tre oggetti seppelliti (zaino, pala e sci).
Poi riunito il gruppo simulazione del seppellimento di più persone con ricerca sia tramite arva digitale (più semplice) sia con arva analogico (tecnica dei cerchi concentrici, incasinatissima complimenti a chi la faceva gli anni passati).
E per finire prova pratica dell'ABS con esplosione dell'airbag di fronte a tutti con conseguente "tastatura" dello zaino e delle sue parti.
Verso le 15 abbastanza congelati il gruppo è rientrato in rifugio per un saluto godereccio.
Bella, ricca ed utile giornata.
saluti
nicola
gen 02

30/12/2012 - Parete Nord Mojstrovka

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Guarda le foto di questa relazione nell'album mojstrovka






30/12/2012 - Parete Nord Mojstrovka - Hanzova pot
giovedì sera mi chiama Massimo (guida inmont) e mi propone una salita invernale lungo una parete nord. l'itinerario è quello della hanzova pot, ferrata estiva, che porta sulla spalla della Mojstrovka.
ovviamente accetto dopo averci ben riflettuto (circa 30 secondi).
l'ambiente è grandioso ed incomincio a pensare che sarebbe anche ora di dimenticare per un attimo le dolomiti per scoprire che ci sono anche altre montagne. dire che una è più bella di un'altra mi sembra una sciocchezza ma di sicuro qui è tutto più selvaggio su questo nessun dubbio. a parte un paio di persona al passo vrkic per il resto siamo soli su questa parete.
la salita sarà molto più difficile tecnicamente di quello che ci si aspettava.
la neve non si è indurita e la scaldata degli ultimi giorni ha solo creato una sottilissima crosta da rigelo inconsistente sotto i ramponi. il cavo è quasi sempre completamente sommerso.
ci mettiamo 5 ore per sbucare sulla spalla ed attraversando rampe, canali e sopratutto alcuni traversi adrenalici.
tutto bellissimo, montagna reale, niente di addomesticato, non vedo l'ora di ritornare anche perchè il versante da cui siamo scesi non solo è sciabile ma ha svelato l'ultimo pezzo di salita per la cima con un intrigante canale, ideale per la splitboard.
compari avvisati...



saluti
nicola

gen 02

22/12/2012 - forcella degli angeli - Misurina

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22/12/2012 - Misurina - forcella degli angeli
la voglia non manca e quindi parto da solo (renzo lavora, davide deve rientrare presto, samu no, etc etc).
la zona è tranquilla, ci sono già stato un paio di volte, e considerato che sembra l'unico luogo delle dolomiti dove la neve è decente, credo non sarà nemmeno l'ultimo.
le foto fanno schifo (sono quelle del mio cellulare) ma il luogo è sempre bello.
per fortuna ho scelto sabato e non domenica (prevista una gara di superscialpinisti), ovviamente ci sono già un po' di tracce, la zona è frequentata ma stranamente nessuno (o quasi: solo 2 davanti a me e 2 che mi seguono) sceglie forcella degli angeli.
dovrebbe essere una di quelli più in piedi tra le tante dei cadini.
arrivato nel cadino della neve, mi dirigo sotto il conoide e per un attimo si intravede lasù la meta. la giornata è bellissima.
inzio a salire con varie inversioni finchè a metà canale smonto tutto e vado sù dritto per dritto. è un po' faticoso perchè in alcuni punti la neve è abbondante e non regge, ma la scelta è giusta. I fitweel anche senza ramponi vanno benissimo a scalettare anche nella neve compatta. la punta rinforzata fà ottimamente il suo lavoro ed a giornata finita nemmeno un graffio sulla tomaia.
mi ripeterò ma queste forcelle sono meravigliose e ad un passo dalle cime, credo sia questa la loro più bella qualità. sull'altro versante si vede il mondo, qualcosa riconosco qualcosa no. mi preparo per la discesa e i due che seguivano se la fanno insieme a me.
è vero il canale è pendente e stettino nella prima parte, la neve non è la migliore ma la discesa alla fine non è poi coì difficile. ci vogliono un po' di gambe e tecnica quella sì.
all'uscita vado tutto a sinistra, evito il passaggio centrale ravanifico del cadino e riesco (grazie ai due local) a ricongiungermi con la pista per il rientro.
bella salita, bella discesa, bel posto e rientro in orario di tutto rispetto con ancora il pomeriggio a disposizione per finire i regali di natale.


1. forcella della neve
2. forcella pogoffa
3. forcella degli angeli

saluti
nicola

ott 25

Stubai 17/10/2012

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Guarda le foto di questa relazione nell'album Stubai





eheheheh.... test Black Diamond a Stubai. nella foto l'atleta di punta ed ho già detto tutto.
cosa ci fà uno snobordista con splitboard ad un test di sci in pista vi chiederete voi?
la domanda è corretta e la risposta è una sola: un enorme ed avida voglia di neve.
solo questo spiega 10 ore di viaggio (andata e ritorno) per 5 ore di sciata.
per la cronaca alzato alle 3.30 rientrato a casa alle 21.40. mia moglie alla mattina mi ha chiesto "rientri tardi?", ed io "noooooo".
comunque stubai è veramente bella e la neve c'era, peccato che i crepacci fossero un pò troppo cattivelli per permettere qualcosa di serio fuori pista.
 complimenti a Black Diamond per la scelta del suo rappresentante (guida e maestro di sci nonchè alpinista) questo dimostra che la serietà della ditta che invece di avere dei semplici venditori si circonda di gente che fà e non parla e basta.
per il resto è semplice cronaca di una giornata di sci e quindi tanto vale guardare le foto e leggere l'analisi tecnica sui materiali di Renzo.
saluti
nicola

lug 02

FLAVIOVERTICAL.COM

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Ciao a tutti .

Sono fermo da febbraio causa infortunio al ginocchio , la montagna mi manca un casino .

Nel frattempo ho dedicato il mio tempo a sistemare il mio nuovo sito .

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mag 31

Il Tree Village a Sereno Variabile

nicos Inviato da: nicos in Il blog degli utenti | Commenti (1)
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alt Guarda le foto di questa relazione nell'album Sereno Variabile al Tree Village

Il giorno 15 Maggio 2012 in Val Settimana abbiamo ospitato la troupe della Rai per la registrazione di uno speciale sul Tree Village, andato in onda durante la puntata di Sereno Variabile del giorno 26 Maggio 2012.

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