La Key Land, contrariamente al nome che porta è un’ azienda italianissima, con sede a Montebelluna, la capitale mondiale indiscussa delle calzature da montagna. All’ interno del loro catalogo troviamo numerosi modelli per la montagna, dalle scarpe basse da approach ai modelli da alta quota, diverse le proposte per l’ alpinismo ed il trekking. Uno scarpone mi ha particolarmente colpito, il Modello MXT, scarpone leggero da alpinismo, trekking e vie ferrate. La tomaia è interamente in crosta di pelle color
rosso, l’ allacciatura dalla punta al collarino ad occhielli, intersuola in microporosa, dispositivo antishock, protezione in gomma vulcanizzata, suola Vibram Mulaz. La scarpa è completament e impermeabile grazie alla membrana Event Cocona, la costruzione di tipo assimetrico, calzata molto precisa e confortevole. Il costo all’ acquisto è di circa € 189,00
L’ MXT ha una linea molto elegante e ricca di fascino, ricorda per certi versi gli scarponi di una volta, molto pulito, appena lo calzi hai una sensazione di fasciatura del piede molto grande e confortevole. La seconda sensazione è un mix di leggerezza e precisione, non ti sembra di avere uno scarpone semiramponabile ai piedi.
Ho deciso di provare questo scarpone in Valcellina, nel gruppo del Duranno Cima dei Preti, le montagne nostrane più alte che abbiamo, tra l’ altro, Cima dei Preti è la seconda cima del Friuli Venezia Giulia, compagno di salita Flavio.
Il primo giorno calzo gli scarponi e di buona mattina, saranno state le 04:30, partiamo alla volta della vetta di Cima dei Preti, sono più o meno 2.000 metri di dislivello. La prima parte porta al Bivacco Greselin, un trekking lungo un sentiero che più ripido di così non si può, il grip degli MXT è ottimo, sia davanti che di lato, confermano la propria leggerezza, saliamo spedititi. Arriviamo al Greselin, facciomo una piccola pausa e riprendiamo presto la marcia, da qui, ancora un pendio e comincia la parte alpinistica, la salita ora si svolge interamente su roccia. In realtà facciamo tutto senza bisogno di corda ma ci sono due canali non banali con tratti di arrampicata, su roccia gli MXT dimostrano la loro precisione, a volte riesco ad usarli come fossero scarponi ramponabili, presumo che sulle ferrate dimostrino tutta la loro agilità. In breve siamo al pendio sommatale, immenso ghiaione che, dato il dislivello, con un po’ di fatica ci porta in vetta.
La discesa la facciamo piuttosto veloci, gratificati anche dalla splendida giornata, lungo i ghiaioni sono inevitabili i salti e le scivolate, che sono tanto belle quanto pericolose, questa volta anche accentuati con la volontà di mettere alla prova gli scarponi. Dal Greselin fino alla macchina di nuovo un infinito sentiero, questa volta in discesa, un rapido controllo all’ arrivo mi conferma che gli MXT non hanno neanche un taglietto.
Non sono ancora contento, voglio che questi scarponi mi dimostrino se e quanto valgono, a distanza di pochi giorni, con un altro amico, Giulio, deciso di tornare vero la Cima dei Preti, questa volta facendo una via alpinistica un po’ più impegnativa, La Via dei Triestini. Si parte sempre prima dell’ alba, dalla bassa Val Cimoliana, si sale verso la Val del Drap, arrivati a Forcella del Drap parte la Via, in realtà si va sempre in conserva lunga ma la via è veramente bellissima, una linea di cresta completamente su roccia, affilatissima, la roccia, a parte qualche tratto è compattissima, regala un’ emozione unica, la sensazione di vuoto è molto alta ed il panorama sulle Dolomiti è superbo.
Come dicevo abbiamo effettuato tutta la salita in conserva lunga, con protezioni veloci e corda leggera, Giulio è rimasto entusiasta da questo tipo di progressione, non l’ aveva mai provata prima. Ancora una volta sono circa 2.000 metri di dislivello con buona parte su roccia, niente, gli MXT sono precisi, affidabili, dove li metti tengono, leggeri. Questa volta scendiamo per un sentiero diverso, sempre molto ripido ma tutta la parte alta è caratterizzata da ghiaino, data la giornata molto fredda tutto il fondo è molto compatto e scivoloso. Qui servirebbe uno scarpone molto rigido da poter usare lateralmente sfruttando la suola, praticamente una delle qualità degli MXT, nonostante sia adattissimo per i lunghi trekking con una bella rullata, di lato dimostra una buona tenuta su terreni impervi e scivolosi.
Nonostante abbia calzato gli MXT per fare subito 2.000 metri di dislivello, non mi hanno mai provocato una vescica, merito sicuramente della buona calzata e dell’ ottima pelle usata per la tomaia, non ultimo il confort dato dal rivestimento in Event Cocona.
Che dire, scrivono che sono impermeabili, membrana Event Cocona dicono, vediamo, un giorno a porcini in una bella giornata autunnale, quelle giornate in cui ci sono 5 cm di rugiada, ti bagni ancora prima di scendere dall’ auto e continui a bagnarti fino a casa. Proprio così, ho deciso di andare a funghi, in realtà non ne ho trovato neanche uno, ma per il test è stata utilissima, diverse ore a girovagare a Piolsa, una nota località Clautana adatta per andare a funghi, fra sottobosco se prati intonsi di rugiada. Di acqua all’ interno degli scarponi neanche una goccia, non solo, arrivati ad un ruscello mi sono fiondato dentro con tutti e due gli scarponi, tengono. Ho provato ad immergerli sempre di più, e questo potrebbe essere un consiglio per la Key Land, l’ acqua entra solamente da sopra, dalle zone laterali del liguettone, a mio avviso allungando le due zone laterali si potrebbe aumentare addirittura il momento in cui l’ acqua entra e di conseguenza diventerebbero effettivamente anfibi a tutti gli effetti.
Alla fine di questo test la soddisfazione è molto alta, un paio di scarponi eccellenti, il voto è sicuramente 10, non ho riscontrato in essi alcun difetto. Li consiglio come scarponi polivalenti per la montagna, sentieri, mulattiere, vie ferrate, roccette sono il loro terreno ideale.
Renzo Grava
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