Claut, scuola si o scuola no?

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I luoghi sono sempre quelli, i piccoli paesi della mia terra, la Valcellina, piccoli di case, piccoli di abitanti, piccoli un po' di tutto, mi sembra inoltre, che diventino sempre più piccoli, anzi, ogni volta che rientro, giornalmente, inevitabilmente rimpiccioliscono.

Sarà l' aria, la montagna, il lavoro, mah....non so cosa sia, ma so perfettamente cosa non dovrebbe essere, quello che è, è esattamente quello che non dovrebbe essere, a mio piccolo e modestissimo parere.

E' chiaro che anche le scuole di questi piccoli paesi,......sono piccole, anzi, sono poche; vista la diatriba che è in atto ultimamente, sembra che le scuole medie di Claut siano contese dal paese di Erto, vi spiego meglio, per quello che mi è dato sapere. A Claut sono sempre esistite le scuole, Asilo, Elementari e Medie, almeno questo è il nome che hanno sempre avuto, ora si chiamano in maniera diversa ma quello erano e quello resteranno. Essendo Claut la località più grande della Valcellina, ha sempre avuto sufficienti bambini per far funzionare tutte le scuole, da sempre, inoltre, i bambini di Cimolais sono andati nelle scuole di Claut. Cosa diversa per i bambini di Erto, dove hanno sempre frequentato le Medie di Longarone, sinceramente non so per le Elementari.

Ad una riunione di poco tempo fa, a cui hanno partecipato numerosi genitori e alcuni amministratori, sembra siano emerse delle difficoltà a far andare avanti le scuole di Claut, non so bene per quale motivo, mi pare siano problemi di tipo economico e di carenza di bambini.

A questa simil-emergenza è prontamente intervenuto il sindaco di Erto, il quale ha dato la propria disponibilità, sia in termini economici sia di strutture, pare che ad Erto non abbiano problemi per far fronte al costo del mantenimento della struttura delle scuole. Fin qui nulla di strano, almeno fino alla contropartita, la quale sembra essere la richiesta che tutti i bmbini di Claut delle Medie vadano a scuola ad Erto.

Ok, ci stà, richiesta legittima da parte di un sindaco che probabilmente amministra bene la propria struttura comunale e non ha problemi economici, ripeto, ci stà, lui fa l' interesse del proprio paese, ma la risposta qual' è stata?????

Non si è ben capito, qualcuno dice che il collega di Claut non abbia opposto grande resistenza o contraria fermezza a questa richiesta, perchè così non dovrebbe essere, ogni volta che qualcuno chiede, promuove, incita e va contro gli interessi della comunità, sia esso un sindaco o un paesano, il primo cittadino dovrebbe opporre: UNA GRANDE E FERMA OPPOSIZIONE!!!!!!

Per ciò che riguarda la diatriba delle scuole, è necessaria una seria e attenta analisi, i bambini di Erto sono sempre andati a scuola a Longarone, non sono più di 5 o 6, ora, con la stessa strada, solamente dalla parte opposta, possono venire a scuola a Claut, così facendo, probabilmente si salverebbero le scuole con il minor sforzo possibile. Al contrario, purtroppo, ma solo per una mera constatazione, dovrebbero spostarsi i bambini di Claut e andare a scuola ad Erto, il problema è che questi sono molto più numerosi, semplicemente è contrario alla logica delle cose.

Poi il discorso potrebbe prendere pieghe diverse, si potrebbe obiettare che Erto poteva mandare i propri bambini a Cimolais o a Claut molto tempo fa, ma ha preferito mandarli a Longarone, è anche vero che a Longarone lavorano molti genitori ma durante i miei 3 anni di scuola  Alberghiera, ho sempre visti i ragazzi scendere in corriera e non con i genitori. Magari se si fossero accentrate le scuole anni fa, nella comunità maggiore, ma sempre per motivi molto logici, forse oggi il problema non si presenterebbe.

E' altrettanto vero che, in questo momento, pensare di dividere ulteriormente le scuole della Valcellina, al posto di accorparle, è semplicemente da persone senza buon senso.

Ma forse i discorsi logici non contano, qui si parla di amministratori, politici, le loro decisioni spesso sono prese per motivi diversi dalle persone comuni, motivi che noi ignoriamo, strategie intrinseche ad una certa categoria di persone, che è nettamente diversa da noi, poveri comuni paesani.

Resta il problema che il comune di Claut, mi è parso di capire, ha difficoltà economiche per la gestione delle scuole, ma sono sicuro che il problema non sussiste, i nostri amministratori sapranno sicuramente trovare una soluzione a questo problema, anche perchè la gente del paese non sarebbe molto contenta del contrario.

RENZO GRAVA